L’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (IAP), con decisione del 25.10.2019 (pronuncia n. 56/2019), ha censurato per pubblicità ingannevole lo spot televisivo e il messaggio presente sulla confezione di un filetto di merluzzo impanato di una nota società produttrice di cibo surgelato, ove il prodotto veniva descritto come “artigianale”.

Il caso ha consentito al Giurì di chiarire il significato del claim “artigianale” e di ribadire che quest’ultimo non è relativo solo a prodotti ottenuti con lavorazioni semplici e basate su ingredienti genuini o grezzi, ma “più specificamente a modalità di lavorazione che si contrappongono all’industrialità, facendo riferimento a tecniche prevalenti nei settori tradizionali, a lavorazioni non automatizzate od a qualche forma di intervento anche manuale”.

Lo IAP, pertanto, ha ritenuto che, in ragione delle caratteristiche industriali del processo produttivo e in assenza di linee dedicate di produzione diverse dalla normale produzione industriale, la descrizione di “artigianalità” del prodotto era da considerarsi ingannevole e contraria al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria (sul punto, si richiama inoltre un precedente del Consiglio di Stato - n. 2979/2019 - ove si è stabilito che la denominazione artigianale per prodotti industriali può ritenersi non ingannevole solo quando il sistema di produzione “si articola in fasi che ricalcano” un metodo di produzione artigianale “di tal misura che il prodotto così caratterizzato si differenzia sostanzialmente, per i metodi produttivi e tecnologici impiegati, da quello tradizionalmente prodotto in larga scala”).

 

Per ulteriori informazioni è possibile contattare lo studio attraverso l'apposito form, nella sezione contatti.

avv. Christian Cerutti